il trono di Thor Eyerdhal e i mulini a vento di Laigueglia

Da Laigueglia f.s. si procede sulla passeggiata a mare verso Andora x raggiungere punta Tacuara , da dove parte sent. x colla Micheri.
Il paese è diventato famoso perchè scelto dal navigatore Thor Eyerdhal come residenza negli ultimi anni di vita.

Scendiamo verso ruderi castello Andora
Si risale verso crinale x sent. battezzato come "il carrubo" che incontriamo alla fine. Costeggiamo su asfalto i mulini ahimè recintati : subito dopo a dx si entra nella pineta . Quando se ne esce vista a sn su cime val Tanaro: Mongioie, bric Conoia, Pizzo d' Ormea. Di fronte area nuda da alberi x salita a poggio Brea.

In effetti tanti lo chiamano il bastione, ma si tratta in realtà del rudere di uno dei 5  mulini a vento del XVI secolo (2 verso Alassio detti di “Pilato”, 2 di “Spaleta” e questo detto di “Tagliaferro”) utilizzati per macinare grano e cereali.

Potreste passarvi di fianco senza nemmeno accorgervene, oppure ritrovarvela improvvisamente di fronte a sbarrarvi la strada: è una piccola porta di legno, costruita nel nulla. La prima volta che l’ho vista mi sono chiesto se servisse a chiudere dentro qualcosa o fuori qualcuno , ma appena l’ho varcata ho capito che era una porta costruita non per chiudere, ma per aprire lo sguardo e la mente su un terrazzino naturale, con un muretto che si affaccia sulla Baia ed un sedile di pietra  “trono di Thor”. Si dice che questo fosse il posto preferito di Thor Heyerdahl e che sia stato lui a costruire il tutto. Un uomo che ha attraversato l’oceano su una zattera per dimostrare le proprie idee, che ha vissuto un anno sull’Isola di Pasqua per scoprire il segreto delle sue misteriose statue. 

Dopo le sue spedizioni in Perù, in Russia, alle Maldive, alle Canarie e sul Tigri amava venire a riposarsi qui, e a scrivere i suoi libri. Guardando questo panorama mi viene sempre in mente un suo celebre pensiero:”Frontiere? non ne ho mai viste, ma ho sentito che esistono nella mente di alcune persone”.